Pangiallo vegano

Questo dolce natalizio appartiene alla tradizione della mia terra d'origine

E' un dolce molto antico, risale all'epoca romana. L'usanza di quel tempo era prepararlo con largo anticipo per poi essere donato al solstizio d'inverno, festa molto sentita all'epoca perché si celebrava il Dio Sole, per favorirne il suo ritorno. La ricetta originale non è vegana, al suo interno conteneva miele e all'esterno una pastella fatta con uovo. Ai giorni nostri la ricetta ha subito molti cambiamenti, e anche io oggi ve la propongo in chiave vegana. La ricetta è molto semplice da realizzare e si impiega veramente poco tempo. Ho sudato un certo tipo di frutta secca ma potete anche metterne dell'altra, e ho usato i mirtilli rossi al posto dell'uvetta, a voi la scelta di cosa utilizzare, il procedimento non cambia. Per quest'anno sarà il mio dolce di natale
Ingredienti per 6/8 persone
Difficoltà: facile | Preparazione: 15 min | Tempo di cottura: 20 min.
100 gr gherigli di noci
100 gr di mandorle sgusciate
100 gr di nocciole
100 gr di mirtilli essiccati
100 gr di fichi essiccati
120 gr di malto d'orzo o di riso
1 pizzico di sale
100 gr farina tipo 2
1 bustina di zafferano
Dolce che si inebria di questo Bhajan mentre lo ascoltiamo e cuciniamo 

Vitthala Salaho Swami

  • Come vi dicevo creare il pangiallo è veramente semplice. Mettiamo in una ciotola la frutta secca, i mirtilli, i fichi e il pizzico di sale
  • A parte scaldiamo senza far bollire il malto d'orzo. Una volta sciolto uniamolo nella ciotola con gli altri ingredienti
  • Mescoliamo fino ad amalgamare il malto con la frutta facendolo stemperare. Poi piano piano incorporiamo la farina e lo zafferano
  • La farina addenserà formando un impasto appiccicoso. Prendiamo una teglia e rivestiamola con carta forno o tappetini in silicone per forno
  • Ora formiamo i nostri panetti adagiandoli sulla teglia, possiamo dargli la forma che vogliamo, la sua forma originale è fatta a filoncino
  • Inforniamo ad una temperatura di 160°per 20 minuti. Prima di tagliarlo e servirlo aspettiamo  che sia freddo. Meglio se consumato dopo qualche giorno
BUON APPETITO!